Il Progetto RECTO VERSO sarà sviluppato in due fasi.
RECTO, la prima fase, sarà dedicata a far acquisire ai detenuti alcune moderne pratiche agronomiche biologiche e di basso impatto ambientale, dal lavoro in campo al frantoio fino all’imbottigliamento del prodotto finale.
I detenuti saranno inoltre istruiti sulla degustazione dell’olio d’oliva, la sua conservazione ma anche sulle strategie di vendita e marketing.
VERSO, la seconda fase del Progetto, vedrà i detenuti impegnati nell’esportare questo modello prima in altri istituti (anche attraverso videocorsi tenuti da loro) poi in altre aziende, fornendo così una risposta concreta a due diverse esigenze: quella dei detenuti di inserirsi nel mondo del lavoro a fine pena e quella di favorire il ricambio generazionale in agricoltura e nei frantoi.
Ogni fase terrà conto di quattro pilastri fondamentali della produzione di un olio d’oliva di altissima qualità.
- Rispetto dell’ambiente: tecniche di minima lavorazione o sod seedingper ridurre l’impiego di energia, salvaguardare la naturale attività del suolo agricolo attraverso i suoi naturali processi biologici, ridurre il dilavamento e l’erosione. Verranno utilizzati metodi atti a ridurre l’impiego dei mezzi chimici e metodi a basso impatto ambientale, grazie ad un sistema di risparmio idrico che sfrutta la condensa di umidità con tecniche e materiali già sperimentati in Israele. Sono previste inoltre nuove tecniche di lavorazione, riuso degli scarti, packaging di prodotto.
- Rispetto del lavoratore: sicurezza, tipo di contratto, gratificazione a livello personale misurata con tecniche in grado di valutare il BIL (Benessere Interno Lordo).
- Qualità del prodotto: raccolta a mano, frangitura a poche ore dalla raccolta, filtraggio, imbottigliamento in assenza di aria e luce.
- Attenzione al consumatore: informazione sul prodotto, completa tracciabilità, facilità di riciclo o smaltimento del vuoto, prezzo trasparente, secondo un protocollo blockchain che diventerà un ente certificatore anche per altre realtà.